dolcetti per deliziare l'anima

e dolcezze per scaldare il cuore

rotolo alla ricotta e confettura di fragole

finalmente le fragole! scherzavo. sull’entusiasmo almeno: non sono ancora riuscita a trovare un cestino elettrizzante, al massimo piacevole (che non è gran cosa, considerato il mio sentimento nei riguardi delle fragole). la solita ingenua… tutti gli anni aspetto aprile trepidante e poi mi rendo conto, salvo rarissime eccezioni, di dover rimandare almeno alla fine di maggio per appagarmi. ma una volta prodotta (e delusa) l’attesa, non riesco a placarmi: come far passare la voglia pruriginosa degli umidi, gonfi, spugnosi fruttini rossi? in questi giorni ci ho rimuginato su, spulciando fragole di dimensioni agghiaccianti (solo l’altro ieri sono riuscita a trovarne una manciata medio-piccole) e fortunatamente è arrivata la soluzione (come spesso succede, più disturbo che salvezza): mi è stata fatta una richiesta, una di quelle buttate lì che in realtà vorrebbe ornarsi di due occhi imploranti e una bella dose di insistenza. ho deciso di cogliere il sotteso, ancor più perché era sotteso, ancor più perché riguardava una ricetta dal tono estremamente primaverile, con confettura di fragole! certo, la confettura è cosa diversa dai frutti nudi e crudi, ma in quanto a consolazioni se la cava egregiamente. “ma come, non ci avevi pensato?” è una domanda più che legittima, la cui risposta è: “eh, no”. è che io le conserve le accumulo con sottile perversione (chiamiamolo preoccupante feticcio)… sono andata perciò a frugare nella mia preziosa moltitudine di barattoli a cui, appunto, solo la sottoscritta può accedere, ed è iniziata l’avventura. si perché ho dovuto lottare contro l’odore di uovo, la gommosità, la tendenza a rompersi della pasta biscotto e, come se tutto questo non fosse sufficiente, un ripieno che da avvolgere è decisamente poco collaborativo, per essere gentili. aaah, sano masochismo! però, alla fine, ce l’ho fatta! ho assemblato un bel rotolino spugnoso ma soffice, dolce ma fresco, godereccissimo. e ora, la morale della storia: la persona che l’ha commissionato (dopo avvistamento su una rivista), quando ha scoperto che il bel ripieno bianco era in realtà (principalmente) ricotta, ci ha tenuto a comunicarmi che si, insomma, non è un formaggio che ama poi granché (e il problema non è l’osservazione in sè, quanto che si tratta dell’ennesima cosa da appuntare sulla sua personalissima, lunghissima lista nera) per poi però aggiungere che era come se non ci fosse. forse ha visto la mia faccia e ha pensato bene di ritrattare, ma a me piace pensare che quando un dolce è buono, piace anche nonostante gli ingredienti! :3

 

pasta biscotto

 (18 x 23 cm)

 

3 uova

50 g di zucchero extrafine

4 g di estratto di vaniglia (1 cucchiaino)

45 g di farina media di tipo 00

1 pizzico di sale

zucchero a velo

 

SENZA FRETTA prima di iniziare acclimatare le uova e dividere albumi e tuorli, poi imburrare e infarinare con cura uno stampo di 18 cm di larghezza e 23 cm di lunghezza

 

  1. sbattere tuorli e zucchero fino a ottenere un composto gonfio e chiaro che coli a nastro (3 – 5′)
  2. incorporare l’estratto di vaniglia, sempre sbattendo
  3. setacciare la farina sul composto e amalgamarla delicatamente con una spatola dal basso verso l’alto fino a ottenere una crema densa e omogenea
  4. montare gli albumi con il pizzico di sale a neve quasi soda
  5. incorporare 1/3 degli albumi avvolgendoli delicatamente ma velocemente al resto del composto
  6. incorporare il resto degli albumi nello stesso modo
  7. versare il composto ottenuto nello stampo, inclinarlo leggermente perchè si distribuisca il più uniformemente possibile e lasciarlo cadere alcune volte sul piano di lavoro per eliminare le bolle d’aria
  8. infornare a 180° per 12 – 14′ (estrarre dal forno appena la superficie assumerà un leggero colore dorato)
  9. estrarre la pasta immediatamente: spolverizzare tutta la superficie di zucchero a velo, stendere un foglio di carta da forno sullo stampo, appoggiarvi sopra un tagliere e ribaltare
  10. arrotolare subito la pasta con delicatezza (le piccole crepe alle estremità non inficeranno sul risultato finale) e avvolgerla nel foglio di carta da forno (lo zucchero eviterà di farla attaccare: potrebbe essere prudente aggiungerne) fermandola con dei legacci o elastici lenti, quindi lasciare intiepidire

 

DULCIS IN FUNDO

 

si conserva fino a 3 giorni in frigorifero, avvolta nella pellicola

ma è meglio consumarla immediatamente: sapore e consistenza sono tutta un'altra cosa!

 

rotolo alla ricotta e confettura di fragole

 

1 base di pasta biscotto (18 x 23 cm)

150 g di confettura di fragole

100 g di ricotta delicata

60 g di yogurt greco

 

per guarnire

zucchero a velo

fragole

 

ARBITRARIAMENTE la confettura di fragole può essere sostituita da confettura di altra frutta: in questo caso si addicono frutti dolci ma aciduli come ciliegie, amarene (dolcificando leggermente la crema di ricotta), lamponi, more

 

CON CURA la ricotta ideale per questa ricetta dovrebbe avere un gusto fresco ma piuttosto dolce e una consistenza il più possibile liscia e morbida

 

  1. amalgamare energicamente con un cucchiaio ricotta e yogurt greco fino a ottenere una crema omogenea
  2. sigillare il contenitore con la pellicola e riporre in frigorifero per 1 – 2 h
  3. stendere la base di pasta biscotto
  4. spalmare la confettura in uno strato abbondante (0, 5 cm di spessore) a 2 cm di distanza dai bordi
  5. porre la crema di ricotta a piccole cucchiaiate a 2 cm di distanza dal lato lungo dello strato di confettura, in corrispondenza del lato corto da cui si inizierà ad arrotolare la pasta e a 4 cm di distanza dal lato corto che sigillerà il rotolorotoloallaricottaeconfetturadifragole_techne_txt
  6. livellare delicatamente la crema di ricotta
  7. arrotolare la pasta sul ripieno e adagiare il rotolo ottenuto con la giuntura rivolta verso il basso
  8. spolverizzare la sommità con abbondante zucchero a velo

 

DULCIS IN FUNDO

 

servire subito in piccole porzioni accompagnando con fragole fresche tagliate a metà

 

SODALIZI questo dolce primaverile si abbina bene a té rossi dall’aroma equilibrato e rinfrescante come darjeeling e nepal maloom, un verde profumato ma strutturato come il jasmine pearl se consumato nel pomeriggio, un Moscato di Noto se servito per dessert

 

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