dolcetti per deliziare l'anima

e dolcezze per scaldare il cuore

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ciambella al latte di zucca speziato con glassa alle noci

benvenuto autunno! aspettavo il tuo freddo a punte di spilli sulla pelle, la tua aria rarefatta e le foglie che rotolano e scricchiolano solitarie sull’asfalto! l’altra mattina quando mi sono svegliata e ho visto il vento (specificatamente nella chioma gagliardamente fiorita del basilico che si agitava furiosamente) non credevo ai miei occhi. che bel regalo! voglio stringere gli occhietti mentre mi schiaffi sulle guance il tuo sfacciato freddo. voglio paralizzarmi il cuore sui tuoi tramonti infuocati e voltarmi sorpresa allo sfiorarmi delle foglie che volteggiano verso il suolo. festeggiamo con il ciambellone più sostanzioso e al contempo più leggero (si, senza questo e senza quello) che si possa immaginare di cui ora vi spiego il nome raccapricciantemente lungo. c’è un bagaglio (termine nostrano per indicare, tra le altre cose, un qualcosa di non ben identificato), con cui mia sorella mi ha ossessionato per tutto il mese, che si chiama pumpkin spice latte. è ovviamente una diavoleria anglosassone, e lei va pazza per questo genere di cose. dato che io sono una sorellona crudele e delle volte faccio un po’ la snob ho deciso di farmi perdonare. stavo cercando una ricetta eminentemente autunnale, che ne avevo bisogno (quest’anno si è fatto desiderare, l’autunno: ho temuto fino all’ultimo che mi desse pacco, tipo l’estate, invece è arrivato. graziegraziegrazie), e ho trovato questa torta in cui a un certo punto sembrava di preparare proprio quella roba lì, il (tradotto) latte di zucca speziato, salvo che per la riuscita del ciambellone va aggiunto l’olio (non mettetelo nel beverone, mi raccomando). manca il caffè ecco, ma la caffeina ve la accompagnate a parte, che c’è fin troppa roba qua dentro. ecco sorellina, questa torta è per farti sapere che in realtà tutto il tuo cicalare mi si ferma nel cervello, non esce immediatamente come a te pare (è ora che mi togli di dosso qualche pregiudizio)! sono meno terribile di quanto pensi. che poi, spezziamo un’altra lancia a mio favore, non è vero che sono snob e non sono nemmeno così intransigente. prendiamo Halloween per esempio: a me piace. adoro scegliere la zucca, intagliarla, e guardarla farmi compagnia appena cala il sole, troppo presto (vogliamo parlare di quello schifo dell’ora legale?): è la lanterna che sfida l’arrivo delle notti lunghe, del buio e del freddo. io questa cosa dell’odio per le feste altrui proprio non lo capisco: fosse per me celebrerei tutte le ricorrenze del mondo, altroché! comunque, a proposito, per una volta vi ho dato la ricetta giusta giusto in tempo per Halloween. quindi, come ci pare festeggiamo questo autunno, scrollandoci di dosso i pregiudizi come gli alberi si scrollano di dosso le foglie. e soprattutto: buoni pomeriggi freddi e buona sana malinconia a tutti.

 

ciambella al latte di zucca speziato con glassa alle noci

 

75 g di noci (gherigli)

250 g di farina di tipo 00

50 g di pepite di cioccolato fondente

8 g di lievito

1 pizzico di sale

300 g di polpa di zucca

190 g di zucchero

75 g di latte fresco intero / latte di farro

1/2 cucchiaino di cannella

100 g di olio extra vergine di oliva

 

per guarnire:

100 g di zucchero a velo

15 g di acqua

20 g di noci (gherigli)

 

SENZA FRETTA prima di iniziare assicurarsi che tutti gli ingredienti siano (o saranno al momento dell’utilizzo) a temperatura ambiente e ungere uno stampo da ciambella di d 18 cm

 

CON CURA utilizzare un olio d’oliva dall’aroma delicato e, dato che la ricetta è ricca di sapori, se lo si possiede, un lievito non vanigliato

 

  1. tritare i 75 g di gherigli di noce con 3 cucchiai di farina prelevati dalla quantità indicata fino a ottenere una consistenza farinosa (ma non troppo a lungo per evitare la formazione dell’olio)
  2. in una ciotola setacciare farina e lievito, aggiungere la farina di noci ottenuta, le pepite di cioccolato e il sale, quindi mescolare bene e formare una cavità larga e profonda nel mezzo
  3. grattugiare la polpa di zucca nel robot (io prima taglio la zucca in 2/3 grossi pezzi massimo, poi taglio questi a piccole fettine in planetaria, quindi trito le fettine nel robot: il procedimento dipende dal mezzo che possedete, l’importante è ottenere piccoli fiocchi ma non una polpa omogenea) e tenere da parte
  4. nel bicchiere del frullatore versare lo zucchero, il latte, la cannella e l’olio, quindi frullare fino a ottenere una consistenza omogenea e molto compatta
  5. versare il composto ottenuto negli ingredienti secchi, aggiungere la polpa di zucca grattugiata e mescolare energicamente quel tanto che basta ad amalgamare gli ingredienti
  6. riempire a cucchiaiate lo stampo da ciambella, cercando di distribuire il composto a calare di 1 cm circa dalle pareti verso il centro dello stampo
  7. infornare a 180° per 45 – 50′ (uno stecchino immerso nel dolce dovrà uscirne umido ma pulito)
  8. lasciare intiepidire prima di sformare, quindi lasciare raffreddare completamente
  9. preparare la glassa mescolando energicamente con un cucchiaio lo zucchero a velo e l’acqua fino a ottenere una consistenza compatta e omogenea
  10. cospargere con metà della glassa la sommità della ciambella, poi ricoprire con l’altra metà della glassa (facendo l’operazione in due riprese la copertura finale risulterà più bianca)
  11. spezzettare con le mani i 20 g di gherigli di noce e cospargervi immediatamente la sommità finché la glassa è fresca
  12. lasciare asciugare 30 – 50′

 

TÉCHNE in cottura la ciambella tende a gonfiarsi (tantissimo!) al centro (creando un po’ di fastidi quando la capovolgerete sul piatto e cercherete invano di farla stare dritta). per evitare questo problema disporre l’impasto nello stampo in discesa verso il centro (più impasto ai bordi, meno impasto al centro): in questo modo il dislivello compenserà il maggior rigonfiamento centrale e la ciambella uscirà (quasi) piatta!

 

DULCIS IN FUNDO

 

questa ciambella rimane buonissima per i successivi 2/3 giorni

premuratevi solo di sigillare le estremità tagliate con un foglio d'alluminio, per mantenere anche loro soffici e umide

 

QUEL CHE È DI CESARE la ricetta è di fiorfiore in Cucina: ho dettagliato e perfezionato il procedimento e sostituito/eliminato qualche ingrediente. la vaniglia mi sembrava assolutamente eccessiva, ho rimpiazzato l’olio di semi con l’olio extravergine d’oliva (perché io quando posso uso sempre l’olio d’oliva) la glassa era leggermente liquida e le noci erano troppe. ah, ho voluto anche calare un po’ la cannella. insomma, nessun cambiamento strutturale significativo, la ricetta era già ottima, solo qualche aggiustatina qua e là!

 

SODALIZI caffelatte al mattino per coronare la decostruzione della bevanda made in Albione e al pomeriggio, non ci crederete: un tè bianco! ebbene si, sono la morte di questa ciambella super saporita e confortante: una fetta accompagnata da uno yun shan yin zhen o uno xue long (snow dragon) vi porterà sulle nuvole. (non credete a chi vi dice che i tè bianchi hanno un sapore troppo delicato per essere accompagnati al cibo: i tè bianchi sono agguerritissimi!)

 

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  • Marta e Mimma

    Non ho ancora potuto dargli il benvenuto, ma mi ostino a comportarmi come se l’autunno fosse già arrivato: oggi ho messo il primo paio di calze lunghe, ho ripreso ad infornare torte e biscotti, a bere infusi e tea come se non ci fosse un domani (in estate devo limitarmi alla sola tazza di tea verde bollente della mattina). Aspetto poi impaziente halloween, per poter mangiare il primo camembert dell’anno.
    Zucca e cioccolato, che scoperta meravigliosa! Incredibile come i due sapori possano legarsi meravigliosamente bene: è normale che adesso non riesca a togliermi dalla testa quanto suonerebbe bene una tavoletta di cioccolato fondente alla zucca? O ancora un gelato alla zucca con pezzi di cioccolato? :-) Ti dirò, alle noci avevo pensato anche io per una torta di zucca, immaginavo che insieme si sposassero perfettamente bene! La cannella poi, la mia adorata cannella: quella completa il tutto.
    Io propongo una tazza fumante di tea insieme e due fette di torta l’una, una di questa e una della mia, che la dolcezza non è mai troppa.
    p.s.: i pomeriggi malinconici sono appena cominciati…;-)
    Marta

    • dolcissima Marta, è proprio così che si fa: se le cose si attardano, invitiamole con maggiore convinzione. io credo nel propiziare le cose! le tue calze e i tuoi biscotti ammalieranno un autunno che fa un po’ il prezioso: alla fine non ti saprà resistere e ti rotolerà sotto i piedini con le sue foglie spazzate dal vento.

      sai che anche a me gli abbinamenti scoperti un po’ per caso, le piccole folgorazioni, poi mi si accavallano in mille versioni diverse e non mi danno tregua? se posso continuare il gioco, io nel gelato alla zucca il cioccolato lo metterei in versione biscotto: “gusto zucca e briciole di biscotti al cioccolato e fave di cacao”. YUM! <3 comunque mi piacerebbe proprio, metterci a un tavolo, portare ognuna la sua torta di zucca, scambiarcele davanti a una bella tazza di tè. i pomeriggi malinconici diventano i più indimenticabili quando un'amica, una fetta morbida e una tazza fumante scaldano il cuore.

      P.S. anche io non rinuncio mai al tè, qualunque sia la temperatura esterna. ;)

  • La gatta col piatto che scotta

    Esiste una sana malinconia? So rispondere a questa domanda. Alzo la mano e dico: sì. Io ci vivo immersa, mi ci avvolgo come una sciarpa, mi ci stringo intorno come la coda dei gatti quando dormono… e non la lascio, o forse lei non lascia me, perchè la malinconia è come un paio di occhiali gialli stile Persol: fa vedere tutto in modo vintage… e le emozioni diventano glassa, con ricordi alla noce che sono più buoni…

    • oh Gatta, che metafora fantastica! la malinconia è una specie di dipendenza, ecco. la lacrimuccia sempre in agguato sulle ciglia, quel brividino esistenziale che scuote la coscienza… meno male che ci sono persone che sanno vedere il senso oltre i sorrisi preconfezionati, i percorsi prestabiliti, le azioni adeguate. io sono inadeguata ecco, me ne sto imbambolata, con la mia lentezza irreprensibile che ormai è una protesta. buon inizio d’autunno allora, pieno di malinconici bagliori. <3

  • Claudia_GranoSalis

    Haru, che bella sorpresa da parte tua! Un ciambellone senza questo e senza quello come piace a me! Oh, lo voglio fare al più presto, davvero! Io che l’autunno quest’anno lo volevo ritardare un po’, non ho ancora approfittato della zucca. Anzi, sai cos’ho mangiato oggi? Un’insalata di zucchine del mio spacciatore, che ancora le raccoglie, avocado e gli ultimi pomodori delle mie piante. E l’ho mangiata al sole in giardino, che si stava meglio che dentro casa.
    Ma i vasi dei pomodori ieri sono stati sfrattati dai 16 quintali di legna accatastata a tempo record, e ieri sera il primo fuoco crepitava nel camino…insomma, è ora che la zucca torni anche a casa mia, quale modo migliore per accoglierla degnamente? Non ho la teglia da ciambellone, sarà una torta senza buco la mia, una domanda: la zucca la posso grattugiare nella grattugia a buchi larghi? Sai quelle grattugie a 4 lati parmigiano-filamenti finissimi-filamenti più grossi-fette? Insomma, va bene il buco dei filamenti più grossi o è meglio quello più piccolo? Io come robot da cucina ho il bimby (grazie mamma!), che va a finire che mi frulla tutto a puré.
    Mi piace la tua accoglienza dell’autunno così gioiosa, mi aggrego volentieri a te e al tuo benvenuto!

    • Claudia davvero! mi sento sempre in colpa quando pubblico l’ennesima ricetta colma di burro e uova… ahahah, sono una vera caccola. sono contentissima di averti conquistata con questa ciambella dal nome irricordabile! yeeh! è davvero la quintessenza dell’autunno: saporitissima, eppure fresca eppure avvolgente. la sorellina che non ama i dolci (ma i miei li mangia e a volte addirittura li cerca, queste si che sono soddisfazioni) ne ha divorate tre fettone in un solo giorno! (ovviamente anche io, ma questo non ha niente di eccezionale.) sono sicura che ti piacerà insomma. anzi, sicurissima! comunque non mi stupisce il tuo pranzetto sai? io ho trovato i fichi fino alla metà di ottobre! e che fichi…

      la ciambella falla pure senza il buco: con uno stampo tondo di circa 18 cm ti verrà solo un po’ più bassa. per i fiocchi di zucca, dato che la zucca deve in parte amalgamarsi all’impasto, userei i fori più piccoli. piuttosto, pesane circa 50g in più, perché grattugiandola a mano il pezzo da cui la tieni in mano avanzerà (forse potrebbe essere una buona idea lasciarle la buccia in questo caso). poco male comunque, quella che avanza te la schiaffi in forno, tanto le zucche sono grandi e ne avrai sicuramente un sacco da usare per altre prelibatezze. :P

      fantastico Claudia, più siamo e meglio è! questo autunno ha bisogno di essere celebrato, mi sembra un po’ timido. ;) si, io sono un’inguaribile entusiasta. tremendamente inguaribile e

      P.S. sai che per me il bimby è un’entità mistica? non ne ho mai visto uno e non ho ancora capito bene che razza di arnese sia, ahahah.

  • Non ci sono uova..me fai piagne’!
    Quanto posso farla subito tipo domani?(famo domani l’altro che domani sono incasinatissima)
    E poi hai tolto il caffè (che proprio ti avevo risposto da me che non lo bevo)
    Comunque anche io e mia sorella abbiamo un po’ di pregiudizi l’una verso l’altra (tipo abbestia). Dopotutto, lei è così intransigente.
    Ciao ewwiwa l’autunno!

    • ti sedurrà con la sua arancionitudine e non ne potrai più fare a meno. hai presente quelle ricette delle nonne, quelle in cui mentre loro preparano tu cerchi di farle desistere dall’aggiungere un ulteriore ingrediente, sei veramente spaventata, ma loro replicano con un “ci dà il buono” e non puoi fare altro che capitolare di fronte a quella saggezza indecifrabile? ecco, questa torta asomiglia a quei dolci lì, quelli in cui tutti quei sapori producono una base nuova, inconsueta e terribilmente assuefacente. qualcosa però l’ho dovuto pur togliere, che io sono sempre per togliere, è una mania quasi… e alla fine vedi che ho fatto bene!

      si davvero, quel gran figo dell’autunno. :3

  • Torni? Voglio altri malinconici bagliori…

    • certo! sto facendo scorta per portartene una manciata crepitante (e se mi aspetti accendo anche il camino).

  • Martina

    Arrivo sul tuo blog, perchè un saluto qui mi sembrava doveroso, e vengo scelta da questo post ( davvero è lui che ha scelto me e non il contrario). E qui scopro che il dolce è facilmente replicabile in versione senza latticini, scopro la stessa paura di poter perdere una delle mie stagioni preferite, scopro che il tutto viene condito con dettagli amorevoli e preziosi, ed infine scopro che oltre a disegnare questa donnina è anche bravissima nello scrivere … sul serio!!!

    • Penso sia l’arancione a fare quell’effetto (e poi chissà perché è un colore così disprezzato)! Purtroppo sono una persona terribile e faccio perlopiù dolci pieni di questo e quello, ma ogni tanto mi ricordo anche di espiare i miei peccati. :) Il tuo commento è lusinghiero, sono molto felice che il mio dettagliare spasmodico non risulti solo un po’ squilibrato, e scoprire affinità elettive e sempre molto emozionante. Ti ringrazio tantissimo di essere passata. <3