dolcetti per deliziare l'anima

e dolcezze per scaldare il cuore

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scones alla panna con uvetta

io sento quando arriva il vento. e il vento l’altro giorno è arrivato. la sera è montato su un’urlo, è stato veloce, sorprendente. so chi ha questo carattere, lo riconosco. ha provato a sbattere qualche imposta e rovesciare qualche coccio ma io l’ho capito subito che era un bel vento, di quelli temibili. ho urlato: “signor Tramontana, sei un figo davvero, non possiamo competere, hai vinto.” ho fissato il fissabile e me lo sono goduta mentre fuori si spalmava sui muri, roboava contro le finestre cercando di attirare la mia attenzione con magnifiche capriole, scuoteva tenebroso le piante in un frullio dissennato. io l’ho ignorato, ma per finta. è splendido ma superbo, non va assecondato. se non mi fossi comportata così sono sicura che mi avrebbe portata via con il suo canto di sirena. il giorno dopo si era sgonfiato. era un magnifico soffio rotolante, prostrato dalla fatica di sedurre. mi ha scompigliato un po’ i capelli, si è insinuato tutto il giorno in casa: gli ho lasciato le finestre aperte, perché da stanco mi piace ancora di più. ogni tanto si avvvolgeva attorno al fūrin, lo colpiva appena, e io sentivo dal tintinnio onirico che si era infilato in casa, dalla finestra della camera, scivolando per terra. lo sentivo arrivare perché in un ultimo tentativo di sfrontatezza cercava di sbattere la porta del bagno, ma riusciva appena a sturlarcisi contro in un suono piacevole e a ribaltarsi imbronciato verso i miei polpacci, accarezzandoli velocemente per poi sparire timido. adoro il signor tramontana! allora ho rispolverato una delle prime ricette che ho imparato a fare, una delle mie preferite. una di quelle che faccio quando mi pervade una serenità inusuale, una soddisfazione senza desiderio, una felicità grave. gli scones alla panna. con l’uvetta. e non me ne frega niente se a qualcuno l’uvetta non piace, questa volta: il signor tramontana ha apprezzato regalandomi il più bel giorno di addio all’inverno da anni.

 

P.S. la ricetta è di Marianne Magnier-Moreno, quasi intonsa. le sue ricette sono adorabili.

 

scones alla panna con uvetta

 (10 – 12 scones, circa)

 

55 g di uvetta

320 g di farina di tipo 00

12 g di lievito

1 pizzico di sale

60 g di burro­

1 uovo

40 g di zucchero

160 g di panna fresca + 15 g da parte

 

per guarnire:

­125 g di confettura di lamponi, more o mirtilli

­125 g di panna fresca

 

CON CURA una farina di qualità esalta la semplicità di questi dolcetti

 

SENZA FRETTA prima di iniziare portare a temperatura ambiente l’uovo e la panna

 

  1. almeno 1 h prima di iniziare mettere l’uvetta a mollo in una tazza di acqua molto calda
  2. appena prima di iniziare strizzare l’uvetta e riporla in un pezzo di carta assorbente o in un tovagliolo ad asciugare
  3. in una ciotola capiente setacciare la farina e il lievito, aggiungere il sale e mescolare
  4. tagliare il burro freddo a pezzetti e lavorarlo con la punta delle dita fino a ottenere un composto sabbioso
  5. in un’altra ciotola sbattere l’uovo e lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e cremoso
  6. aggiungere la panna e sbattere ancora fino a ottenere un composto schiumoso
  7. formare una fontana negli ingredienti secchi e versarvi gli ingredienti liquidi
  8. mescolare con una spatola, incorporare l’uvetta e finire di lavorare rapidamente l’impasto con le mani fino a che non risulta liscio ed elastico (è normale anzi buona cosa che l’impasto rimanga leggermente umido!)
  9. infarinare (poco) il piano di lavoro e il mattarello, disporre l’impasto e stenderlo delicatamente a uno spessore di 3 – 4 cm
  10. infarinare un tagliapasta di d 5 cm e tagliare dei cilindretti: spostarli molto rapidamente sulla teglia rivestita di carta da forno evitando il più possibile di toccarli (l’ideale sarebbe lasciarli scivolare direttamente dal tagliapasta sulla teglia)
  11. spennellare la superficie con la panna liquida tenuta da parte
  12. infornare a 220° per 14 – 15′ (quando i bordi saranno belli dorati è ora di sfornarli)

 

DULCIS IN FUNDO

 

aprire gli scones con le mani tirandoli delicatamente per le sommità: si divideranno magicamente a metà!

farcire con uno strato di confettura e uno di panna montata

 

SODALIZI gli scones sono talmente delicati, timidi e discreti da stare bene praticamente con qualsiasi cosa. approfittatene per accoppiarli a tè soavi o complessi (o entrambe le cose). se intendete abbinare la confettura di lamponi in particolare, consiglio due verdi dolci, freschi e modulati: yu xue e bi luo chun.

 

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  • Martina

    Ti sono venuta a cercare più volte in questo periodo, volevo avere nuovamente sotto gli occhi i tuoi pensieri. Poco fiduciosa ritento questa mattina, ed eccoti a sorpresa.
    Amo il vento, tutti tranne lo scirocco … quel frignone porta solo pioggia! Il libeccio qui fa magie con le onde del mare, la corsichina … quando e se arriva … è capace di regalare persino qualche fiocco di neve, e la tramontana, per quanto forte e potente possa sembrare, preannuncia sempre giornate lucenti e ciò che normalmente è lontano chilometri te lo fa sembrare talmente vicino da poterlo quasi toccare con un dito; nemmeno a dirlo che è la mia preferita!
    Aspetto che la prossima folata mi porti il profumo dei tuoi scones appena aperti e pronti per esser farciti …

    • mi dispiace di essere così solitaria e pure un po’ fugace nelle apparizioni. se può consolare, non riguarda solo la mia persona digitale. mmmh, suona addirittura peggio invece! D: miei difetti onnipresenti a parte, grazie per essere passata con questo commento che è una folata di aria primaverile in una giornata tremendamente uggiosa. quest’osservazione sulla tramontana che porta giornate lucenti e avvicina le cose è tremendamente perfetta. proprio così: avvicina gli spazi percorribili con gli occhi, i piani della realtà, le percezioni ai pensieri. ho la sensazione che io e te abbiamo punti deboli simili Martina, e questa cosa mi fa sentire il mondo un po’ più morbido. niente spleen quindi oggi: mi hai farcito il cuore.

      <3

      P.S. dove vivi nei giorni di Tramontana mare e montagne si abbracciano: che posto bellissimo!

      • Martina

        In quell’ultimo anfratto di costa ligure, talmente vicina alla toscana da esser considerata terra di nessuno o terra di mezzo ( Lunigiana per intendersi).
        Posti belli, è vero; peccato che davvero pochi sembrano darvi il giusto valore …
        Un abbraccio e a presto

        • ne so qualcosa. le montagne di cui parlo: se le scavalco sono già dal tuo lato. :) posti dimenticati, trascurati, nel migliore dei casi. ma i più purtroppo ora sono calibrati sull’appariscente, sul sensazionalistico, sulla ricerca spasmodica dell’effetto artificioso: il consumismo ha distrutto anche in questo senso.

          un abbraccio anche a te. <3

  • Claudia_GranoSalis

    Ti ho letta con grandissimo piacere oggi, la descrizione che hai fatto di quel vento è davvero bellissima.
    E che meraviglia quegli stati di “soddisfazione senza desiderio”, ultimamente faccio fatica a ricordarli. Ma ci sei tu a farlo per me, quindi grazie :-)

    • grazie Claudia, se sono riuscita ad appassionarti alla Tramontana posso ritenermi una persona felice! <3 dammi un paio di giorni che mi libero e ci sono: ho visto che il vento è arrivato anche da te e ha portato dei dolcetti! :9 non preoccuparti: sei un animo nobile e tornerai presto in uno stato di grazia. comunque, ti presto i miei pensieri finché riesco a produrne di interessanti. attingi pure. :*

      P.S. io amo il vento. mi rende euforica e ispirata o placida e appagata. è in assoluto una delle cose che amo di più.