dolcetti per deliziare l'anima

e dolcezze per scaldare il cuore

pudding di San Clemente (+ free printables)

ohohoh! ecco ecco, sentite questo scampanellio? è la mia testa che se n’è andata per i fatti suoi, in uno scalpiccio di renne volanti e neve fioccante, perché quando arriva il Natale io divento un ruminante iperattivo. avete presente che le renne vanno pazze per un’erba allucinogena (o era un fungo?) da cui pare avere origine la loro capacità di volare? ecco, io sono andata avanti a tè (e un verde pepatissimo l’ho battezzato proprio “Premio delle Renne”, uhuh) ma il risultato più o meno è lo stesso: ormai so volare. l’anno prossimo il proposito è quello di aggiungere la grazia di un fiocco di neve al mio fluttuare, perché per ora sono piuttosto goffa. comunque lo abbia fatto però, ci sono arrivata: finalmente è Natale! il Natale c’è chi lo ama, c’è chi lo odia: ognuno però ci coltiva un rapporto esclusivo, di qualunque tipo esso sia. io ne vado pazza. inizio ad ossessionare chi mi sta intorno da settembre, e opero redenzioni a destra e a manca (ricordatevi che una persona che non ama il Natale è una persona a cui hanno negato il bambino interiore, che ha bisogno di coccole fuffose per tirarlo fuori di nuovo). e proprio per questo motivo (c’è sempre bisogno di un contributo magico per accendere il Natale) è dall’inizio di dicembre che studio con caparbia (ma con le scorze di agrumi vado in pausa per un po’) una ricetta speciale che ha a che fare con le arance, i limoni e San Clemente. c’è una filastrocca che parla di agrumi e chiese di Londra (della City, precisamente), e da questa ha origine il nome di questi dolcetti (e forse anche quello delle clementine!), che sono dei piccoli pudding dall’impasto denso e scioglievole, con una base croccante e una sommità umidissima, imbevuti di sciroppo di agrumi e anice stellato (se non avete l’acquolina in bocca non possiamo più essere amici). sono anche un dolce relativamente semplice da preparare, che ha bisogno solo di un tocco di affetto e un pizzico di spirito natalizio per riuscire alla perfezione. fatelo per accompagnare uno di questi pomeriggi ovattati, per propiziare l’arrivo della neve (io la aspetto, eh), per sentirvi meno in colpa che mangiando il panettone (ma io vi capisco, il panettone è meraviglioso). ah, dimenticavo. ho preparato un altro regalo (che speravo di darvi prima di Natale, ma qualche regalino in ritardo, o un albero procrastinato ci sono sempre no?): delle targhette per gli auguri fatte da me. con le renne, ovviamente.

 

P.S. io di pudding ne ho lasciato uno per Babbo Natale (e il tè per le renne, ovviamente). ha funzionato: mi sono svegliata e, ancora in pigiama, ho sentito squillare il telefono. sotto casa è arrivato qualcuno con una busta colma di cornetti home made. i migliori. se questa non è magia del Natale.

 

free printables

christmas_reindeer_sample

front (ita) / front (eng) / back

 

  1. cliccare su “front” e “back” per scaricare il fronte e il retro delle targhette
  2. stampare il fronte in scala 100{e145be2edfb99c2a11b0b38bb124b71fbae5f2e272e1bb972c8de2d1940c8529}
  3. stampare il retro in scala 100{e145be2edfb99c2a11b0b38bb124b71fbae5f2e272e1bb972c8de2d1940c8529} sullo stesso foglio
  4. tagliare lungo la linea tratteggiata (forare in corrispondenza del cerchio)
  5. infilare un nastrino o uno spago nel foro e appendere a piacimento (sul manico di una tazza come segnaposto, all’albero come addobbo, ai regali come bigliettino di auguri)
  6. festeggiare il Natale!

 

pudding di San Clemente

(6 piccoli pudding)

 

150 g di burro

150 g di zucchero

1 limone grande non trattato

1 arancia grande non trattata

2 uova

175 g di farina debole di tipo 00

8 g di lievito

10 g di latte

60 g di miele d’acacia

 

per guarnire:

200 g d’acqua

125 g di zucchero

45 g di miele millefiori

2 anici stellati

1 arancia grande non trattata

 

ARBITRARIAMENTE il miele d’acacia dei pudding può essere sostituito da un miele millefiori (purché liquido!) e il millefiori dello sciroppo (che dev’essere liquido!) può essere sostituito da miele d’acacia

 

CON CURA dell’arancia e del limone occorrono la scorza e il succo (50 g di succo di limone e 50 g di succo di arancia)

 

SENZA FRETTA imburrare leggermente 6 stampini a tronco di cono di d 7 cm (o cilindrici di d 6,5 cm) e rivestirne il fondo con un cerchio di carta da forno

 

  1. versare in ogni stampino 10 g del miele di acacia, poi inclinarli per ricoprire tutto il fondo (non le pareti!)
  2. montare il burro con lo zucchero sbattendo fino a ottenere una consistenza chiara e spumosa (8 – 10′) ma ancora fresca al tatto
  3. grattugiare la scorza dell’arancia e del limone e aggiungerle al composto sbattendo brevemente per incorporarle
  4. a parte sbattere le uova con la frusta quel tanto che basta a ottenere una schiuma chiara e soffice
  5. unire a filo le uova sbattute al composto di burro, sbattendo brevemente quel tanto che basta a incorporarle in modo omogeneo
  6. setacciare la farina e il lievito sul composto e amalgamare velocemente con un cucchiaio di metallo
  7. incorporare il latte all’impasto
  8. spremere l’arancia e il limone e mescolare il succo in un unico recipiente, poi incorporarne 25 g (2 cucchiai) all’impasto, tenendo i rimanenti 75 g da parte
  9. versare in ogni stampino 100 g circa di impasto, senza preoccuparsi di livellarlo
  10. riporre gli stampini in una teglia rettangolare dai bordi abbastanza alti e versarvi 1500 g circa di acqua calda (deve raggiungere 1/3 dell’altezza degli stampini), poi posizionare la teglia su una gratella
  11. infornare a 180° sul ripiano più basso del forno per 2 h e 30′: trascorsi 30′ – 40′ (quando i pudding cominceranno a dorare) coprire le sommità con un foglio di alluminio per evitare che imbruniscano eccessivamente
  12. lasciare intiepidire i pudding 15 – 20′ prima di estrarli dagli stampini
  13. sformarli premendo delicatamente su tutto il fondo e togliendo la carta da forno con estrema attenzione

 

  1. in un pentolino portare a bollore i 75 g di succo di arancia e limone rimasto, l’acqua, lo zucchero, il miele e l’anice stellato
  2. cuocere altri 15′ minuti a fuoco lento poi togliere dal fuoco e lasciare intiepidire 10′ lo sciroppo ottenuto
  3. versarne un cucchiaio su i pudding sformati ma ancora caldi
  4. cuocere lo sciroppo rimasto a fuoco vivace fino a che la consistenza non si addenserà leggermente (15′) poi togliere dal fuoco e lasciare intiepidire completamente (raffreddandosi deve diventare della consistenza poco più liquida del miele d’acacia)
  5. tagliare dell’arancia rimasta 2 fette centrali dello spessore di 0,5 cm circa, poi tagliarle nuovamente in 4 spicchi
  6. disporre uno spicchio su ogni pudding e versarvi sopra un cucchiaio scarso di sciroppo

 

TÉCHNE per ottimizzare al meglio i tempi e riuscire a versare il primo sciroppo liquido sui pudding ancora caldi metterlo sul fuoco 20′ prima di estrarli dal forno

 

SODALIZI questi pudding natalizi si abbinano a tutti i tè speziati dai toni freschi, in particolare tè verdi dai toni pepati e/o agrumati, ma se volete osare vi propongo un tè verde all’osmanto (e poi mi dite che ve ne pare)

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