la primavera è la stagione che mi assomiglia di più: è per questo che ci stiamo un po’ antipatiche. è troppo esuberante, troppo appariscente. è nervosa, volubile, dispettosa. un’altra cosa che mi tedia è che ti coglie totalmente impreparato: il giorno prima occhieggiavi in direzione della cioccolata in tazza, il giorno dopo ecco che sembra totalmente fuori luogo. la primavera urla PULIZIE!, e già io sto dietro a fatica a quelle del tugurio. la primavera urla SVEGLIA!, e il risveglio del corpo è più un assopimento nel mio caso. il fatto che sia la stagione che mi irrita di più però non toglie il fatto che sia provvista di una bellezza irresistibile (anzi, forse anche questo contribuisce a renderla irritante). e quindi, in anticipo sullo sbocciare dei fiori, mi ha iniziato a frullare nella crapetta la granola (se qualcuno se lo stava chiedendo: in realtà la differenza tra muesli, granola e flapjack è grosso modo il grado di agglomerazione degli ingredienti). è una di quelle cose che non ho mai capito se mi interessava o meno, eppure una serie di congiunzioni astrali me l’ha conficcata nel cervello come uno spilletto colorato: avevo voglia di ciliegie (voglie mal sincronizzate). volevo riabilitare i pistacchi (io sono una di quelle persone a cui la frutta secca non fa impazzire. ebbene si, persone del genere esistono! in compenso metterei la frutta fresca ovunque). volevo usare il maccha (ma non mi andava di cimentarmi in dolci laboriosi). l’ho inventata su due piedi, partendo da queste tre cose, e come per tutte le idee frutto di celestiale ispirazione arrivarci in fondo è stato divertente e gratificante. ho fatto vari tentativi per cercare di raggiungere la giusta proporzione, ma ora mi pare proprio fantastica: non troppo dolce, non troppo sapida, non troppo astringente, non troppo asprignola. poi nello yogurt è uno schianto, e per me lo yogurt sarebbe un’altra di quelle cose che prese così, da sé, insomma, chissenefrega. non è finita: non solo è senza burro, ma pure senza olio (le mandorle e i pistacchi non contano come grassi, giusto?). è pure una ricetta veloce e poco elaborata nell’esecuzione. devo aver preso una botta in testa. sarà una roba metaforica? insomma, inizio la stagione educandomi un po’. tutto sommato ecco, c’è un’altra cosa in cui io la primavera ci assomigliamo: nel mettere alla prova.
P.S. a proposito di congiunzioni astrali, vi mando a fare un giro da Terry e Martina. :)
granola alle ciliegie, mandorle e maccha
(400 g circa)
100 g di fiocchi d’avena
20 g di miglio soffiato
60 g di mandorle a lamelle
40 g di pistacchi sgusciati
60 g di ciliegie essiccate
40 g di amarene essiccate
2 cucchiai rasi di maccha (6 g)
3 cucchiai di sesamo bianco (20 g)
5 cucchiai di sciroppo d’acero
1 cucchiaio di miele millefiori / sciroppo d’acero
CON CURA il maccha adatto è quello da cucina (non usate maccha cerimoniale per cucinare!), i pistacchi assolutamente non salati!
ARBITRARIAMENTE al miele millefiori si può sostituire il miele di rododendro
tritare grossolanamente con un coltello mandorle e pistacchi separatamente
tagliare in due amarene e ciliegie
in una padella capiente mescolare i fiocchi d’avena, il miglio, le mandorle, i pistacchi e il maccha
tostare a fuoco medio mescolando continuamente fino a che il composto non emanerà un buon profumo (ma non più a lungo o si asciugherà troppo!)
abbassare subito il fuoco, aggiungere il sesamo, le amarene e le ciliegie e mescolare bene
aggiungere lo lo sciroppo d’acero e il miele e mescolare bene
appena gli ingredienti inizieranno ad agglomerarsi (1′ max) togliere dal fuoco
lasciare raffreddare completamente (nella padella va benissimo) e versare in barattoli di vetro
DULCIS IN FUNDO
a colazione unitela a latte o yogurt (anche vegetali)
SODALIZI questa granola è deliziosa con i tè verdi giapponesi: vi consiglio in particolare gli abbinamenti con yogurt di pistacchi e tè verde sencha o con yogurt di mandorle e tè verde ai fiori di sakura (il primo esalta la componente sapida, il secondo quella dolce)
Haru bella, quando ripasso dalle tue parti e trovo un nuovo post sono sempre felice. Oggi poi ci sta a pennello: dopo aver tanto resistito all’aprile-dolce-dormire, mettendomi in superattività e dormendo meno di quello che mi sarebbe stato necessario (pur non dormendo poco), ho boicottato la sveglia e mi sono fatta 10 ore di sonno tonde tonde, con l’intento poi di prendermi una mattina di relax. E tu in questo relax ci stai tanto bene :)
La granola vorrei provarla da tanto anche io, è lì nella testa che gira e rigira da un po’ e devo dirti che in qualche modo siamo in sintonia, perchè oltre a quella da qualche settimana mi sta girando in testa qualcos’altro che con la granola ha decisamente molta affinità…forse la vedrai presto, se faccio la brava. E magari mi lascerò ispitrare anche da te: adoro i pistacchi crudi, nel dolce e nel salato, e ne ho giusto un mucchietto restante da quelli che i miei mi hanno portato dalla Sicilia lo scorso autunno, che sto centellinando come un piccolo tesoro. Credo sia arrivato il momento di farli fuori!
ma ma ma! tu mi lusinghi Claudia. ti faccio questo effetto? davvero? mi emoziono. sei adorabile, e io sono troppo felice di ricevere i tuoi commenti: mi fanno sentire la persona migliore del mondo (e non lo sono, ovviamente, ma fa la mia insicurezza cronica ringrazia). la granola ti piacerebbe. vi ci vedo, insieme. eh si, abbi il coraggio di finire quei pistacchi! che so come funziona, anche io faccio così, poi mi ritrovo (esempio che mi fa sentire particolarmente colpevole e deficiente) con un tè spettacolare che inizia a perdere la fragranza e mi maledico per non averne goduto finché potevo. sto migliorando comunque, inizio ad avere il coraggio di finire le cose. secondo me la tua presenza è balsamica in questo senso.
<3
Martina
Torno qui dopo tanto e cosa trovo? Una descrizione di giornata primaverile … che quasi mi fa sentire gli uccellini cantare al posto degli scrosci d’acqua incessanti ( il che conferma quanto scritto nel post) in più un’unione di sapori e tentativi che mi riempie il cuore.
Appena trovo quel cavolo di matcha (come si deve) ti seguo nella combinazione. Un risveglio così e posso tirare dritto fino a sera :)
ps: ma quanto sono belle quelle ciotoline?!
Buon fine aprile allora e a presto :)
se ti ho fatto sentire la primavera con così poco dovresti leggerti questo (sai quel sentirla intenso, profondo? che io non mi accontento di riempirmi gli occhi di ammassi di petali rosa, io li voglio proprio inglobare). quello si che è stato un aprile. attacco di lucciconi (per le cose così maledettamente belle proprio perché nessuna volta è uguale all’altra). ed eccolo, il mio briciolo di giapponesità! che forse vorrei averne di più… davvero, tra il tuo commento e quello di Claudia mi sento più speciale di quanto non sia. è meglio non viziarmi, temo di essere davvero come la primavera. D:
sai che questa tua ricerca del maccha decente (se vuoi subito un link io ci sono) mi ha appena fatto prendere una decisione ferale? mi serviva giusto il tuo colpetto delicato. grazie Martina, l’ho sentito subito che eri magica: sono davvero contenta di averti conosciuta. <3
P.S. davvero, questa roba è energeticissima, e purtroppo non te ne accorgi mentre finisci il barattolo.
P.P.S. sono contenta che ti piacciano le ciotoline! una è cinese, l'altra giapponese: mi piace mescolare le cose. :3
Marta e Mimma
mia cara Haru, mi perdonerai se non mi faccio viva da un po’? Anche se lo ripeto spesso, tu sei una donna che pretende tempo e cura. E come posso dedicarmi a te se tempo e cura io non ne ho? Sappi però che non mi sono mai stancata, che ti tengo sempre d’occhio!
la primavera credo un po’ mi somigli nella sua volubilità e probabilmente nei suoi frutti, di cui vado sinceramente matta. e questo piovere e far caldo che continua ad alternarsi, mi ricorda così tanto il mio stato d’animo.
la granola è una cosa sublime. L’abbiamo preparata più volte in casa (specie per la mamma che ha un palato zuccherino al mattino e non si accontenta di semplici fiocchi d’avena ma ha bisogno del suo dolcigno) ed in effetti, se ci penso, è da un po’ che il barattolo non si riempie. la cosa bella è che a casa ho proprio tutto, anche il matcha e il miglio soffiato!, tranne le amarene che sono finite pochi giorni fa dentro delle tortine (con lo sciroppo d’acero che c’è anche nella granola ;-)). e siccome, a differenza tua, io sono una che lo yogurt non deve mai mancare ed è il mio “pasto sacro”, specie se ben condito di queste golosità, mi attrezzo per essere pronta al più presto a “granolare”.
Buon proseguimento di primavera! Un bacio grande, Marta
guarda il ritardo con cui ti ho risposto: inaccettabile! come potrei non perdonarti? con che coraggio? sono l’incarnazione stessa del ritardo vergognoso. D: la questione del tempo è incommentabile: io in questo periodo ho raggiunto dei livelli di insofferenza stellari, ti capisco benissimo e avrei proprio bisogno di un abbraccio che dissolva le volubilità reciproche (ma solo per un attimo perché tutto sommato alla mia volubilità ci tengo :P). piuttosto, mi preoccupa che tu non abbia cura! cos’è questa storia? intanto che risolviamo questo mistero di come riappropriarci del tempo ti prego di prenderti cura di te. eh. non farmi preoccupare… adesso passo dalle vostre parti a scuriosare tra la manciata di cosine irresistibili che ho avuto solo il tempo di sbirciare. poi ti mando un abbraccio gigante e ti prometto che un ritardo così non lo farò mai più. guuh. :'(
P.S. mi fai poi sapere se la mia granola macchosa ti è piaciuta? che il tuo palato lo immagino tanto affine (al mio). :3
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