dolcetti per deliziare l'anima

e dolcezze per scaldare il cuore

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dorayaki con sciroppo di gelsomino ~ crema di mascarpone al gelsomino

sono stressata! le mie giornate assomigliano a quelle pile informi di vestiti da cui è impossibile tirare fuori quello che si cerca. le avrete sicuramente presenti perché o siete quelli col disturbo ossessivo compulsivo o siete i disordinati, e se non siete i disordinati ne avrete uno vicino, è inevitabile, le due cose vanno in coppia: c’è quello che al mattino si sveglia come se fosse un robot e quello che non lo tirerebbe giù dal letto neanche un terremoto, quello che è fissato con la colazione e quello a cui non potrebbe fregare di meno, quello dei gatti e quello dei cani, quello ordinato e quello disordinato, appunto. io sono quella col disturbo ossessivo compulsivo, se non si era capito. provate a immaginare quindi cosa vuol dire per la mia povera mente affrontare giornate come quegli ammassi informi di ciarpame tessile non meglio identificato. in questo stato io questo mese avrei dovuto pensare semplice, e invece no! mi sono ostinata sul complicato più del solito. sono andata in fissa con i fiori. i fiori! schiacciata da una stanchezza mastodontica sognavo cascate di fiori su pasticcini voluttuosi e un po’ altezzosi, e ovviamente mi sono arrovellata su me stessa, non ci saltavo fuori. ero quasi sul punto di farmi prendere dalla disperazione, ma fortunatamente non avevo abbastanza energie, quindi a un certo punto ho detto basta! e invocando il superpotere orientale che è in me sono riuscita a imboccare la strada della semplicità (“meglio tardi che mai” per una ritardataria cronica non è una gran consolazione ma, meglio tardi che mai): ho tirato fuori la ricetta dei dorayaki della mia amica Soko (perfetta!) e mi sono applicata. i dorayaki sono dolcetti simili ai pancakes, leggeri e dalla consistenza piacevolmente elastica e spugnosa. per sostituire la confettura di azuki, abbinamento classico, con qualcosa di più adatto alla stagione calda (che purtroppo mi investirà a breve con tutta la sua violenza, lo sento) ho immaginato una crema di mascarpone “inverdita”, sciroppo di gelsomino e fragole fresche. le parti sussistevano talmente bene anche da sole (la crema con le fragole può costituire un dessert a parte!), con alcune combinazioni dairy free, altre egg free, che alla fine non ho potuto imporre loro un’unica conclusione. questa ricetta è come un finale aperto e oltre a sperare che l’idea vi piaccia, se la provate sarei molto curiosa di sapere la vostra interpretazione preferita. preservare la giapponesità del risultato è stato arduo, specialmente considerato il mio stato mentale, ma alla fine penso di avercela fatta. ah ecco, giusto: abbinate ai dorayaki solo lo sciroppo o la crema, se preferite, ma non dimenticate le fragole. per nessuna ragione! :P

 

sciroppo di gelsomino

 (150 g)

 

105 g di zucchero

150 g d’acqua

5 cucchiai di fiori di gelsomino essiccati

1 fettina di limone non trattato

 

  1. in un pentolino col fondo abbastanza spesso versare l’acqua e lo zucchero, aggiungere i fiori e cuocere a fuoco medio mescolando continuamente finché lo zucchero non si sarà sciolto completamente
  2. abbassare il fuoco al minimo e portare a bollore
  3. aggiungere la fettina di limone
  4. dopo 10′ togliere la fettina di limone e continuare cuocere per altri 5′
  5. togliere dal fuoco, filtrare con un colino avendo cura di strizzare bene i fiori e lasciare raffreddare completamente
  6. una volta freddo, riporre in frigorifero chiuso in un contenitore di vetro e consumare entro 7 – 10 giorni
  7. consumare entro 1 – 2 giorni

 

DULCIS IN FUNDO

 

perfetto su dorayaki, pancake o frittelle al posto di miele o sciroppo d’acero, sul gelato o come base per bevande rinfrescanti

per un tocco molto poetico aggiungete una manciata di fiori di gelsomino!

 

crema di mascarpone al gelsomino

 (450 g)

 

250 g di mascarpone

1 cucchiaino di maccha

80 g di sciroppo al gelsomino

100 g di panna fresca

 

CON CURA il maccha adatto è quello da cucina (non usate maccha cerimoniale per cucinare!)

 

ARBITRARIAMENTE la crema risulta deliziosa anche senza il maccha, il sapore sarà però molto inebriante e meno fresco: in caso lo si voglia stemperare un pochino si può aggiungere la scorza di 1/4 di limone al mascarpone

 

SENZA FRETTA almeno 1h prima di iniziare versare la panna in una ciotola (possibilmente metallica) e riporla in frigorifero assieme alle fruste

 

  1. mescolare il mascarpone in modo da ottenere una crema liscia e omogenea
  2. setacciare 3 volte il maccha (o frullarlo con il chasen) fino a ottenere una polvere finissima
  3. unire il maccha al mascarpone setacciandolo ancora una volta e mescolare bene fino a ottenere un colore omogeneo (sarà una leggera sfumatura di verde)
  4. unire lo sciroppo di gelsomino in due riprese e mescolare energicamente per ottenere una consistenza uniforme
  5. montare la panna completamente (se la temperatura dell’ambiente è alta tenere la ciotola immersa in un recipiente contenente ghiaccio)
  6. unire la panna delicatamente incorporandola con una spatola dal basso verso l’alto
  7. coprire con la pellicola trasparente e riporre in frigorifero per 1 – 2 h

 

DULCIS IN FUNDO

 

oltre che per accompagnare e farcire dolci, questa crema è buonissima anche da sola

accompagnatela a fragole fresche in primavera e ad agrumi canditi d'inverno

 

dorayaki con sciroppo di gelsomino

 (24 dorayaki singoli, 12 dorayaki accoppiati)

 

180 g di farina debole di tipo 00

1 cucchiaino e 1/2 di bicarbonato di sodio

3 uova

120 g di zucchero

30 g di miele

150 g d’acqua + 1 cucchiaino

 

per guarnire

450 g di crema di mascarpone al gelsomino

70 g di sciroppo di gelsomino

170 g di fragole

 

CON CURA il miele d’acacia o di fiori d’arancio sono l’ideale per questa ricetta, ma anche un millefiori andrà benissimo, purché fluido

 

SENZA FRETTA prima di iniziare portare le uova a temperatura ambiente

 

  1. setacciare la farina 3 volte e mettere da parte
  2. in un bicchiere sciogliere il bicarbonato e il cucchiaino d’acqua
  3. in una ciotola capiente sbattere le uova fino a che il composto non inizia a schiarire
  4. aggiungere zucchero e miele e continuare a sbattere fino ache il composto non inizia a schiarire
  5. aggiungere il bicarbonato sciolto nell’acqua, la restante acqua e mescolare bene con una spatola
  6. aggiungere la farina, setacciandola ancora una volta e mescolando contemporaneamente per evitare la formazione di grumi fino a ottenere una pastella omogenea
  7. coprire con un canovaccio e lasciare riposare a temperatura ambiente per 30′
  8. scaldare a fuoco medio una padella antiaderente e, usando un pezzo di carta da cucina, ungerla con uno strato sottilissimo d’olio (basta eccedere di pochissimo perché la superficie dei dorayaki risulti irregolare)
  9. prendere un mestolino di impasto e versarlo a filo formando un disco di d 8 – 9 cm circa
  10. lasciare cuocere senza fare niente
  11. quando la superficie inizierà a riempirsi di bollicine e piccoli fori staccare delicatamente il dorayaki con una spatola di legno e capovolgerlo
  12. cuocere l’altro lato per circa la metà del tempo, finché non avrà assunto una consistenza soffice e leggera, controllando che non si inscurisca troppo (è normale che la parte sottostante abbia un aspetto meno uniforme e il bordo esterno giallo)
  13. togliere dalla padella e riporre in un piatto
  14. procedere nello stesso modo fino a ottenere 24 frittelle, avendo cura di regolare il fuoco se necessario (più probabile che lo dobbiate abbassare) e di ungere nuovamente la padella di tanto in tanto (ma ricordate che minore la quantità d’olio, migliore il risultato!)
  15. lasciarle intiepidire ma mangiare il prima possibile: in caso si debba aspettare un po’ tenerli al coperto per evitare che si asciughino e si secchino

 

TÉCHNE se il primo dorayaki risulta una suola da scarpe, troppo largo e con la superficie deturpata non è il caso di preoccuparsi, in ordine: la padella non è ancora abbastanza calda, dovete versarne meno e cuocere con meno olio sul fondo. dopo un paio di tentativi i dorayaki usciranno perfetti e gloriosi!

 

DULCIS IN FUNDO

 

potete accompagnarli solo con lo sciroppo, solo con la crema o con entrambi

ma non omettete le fragole (lo so che ve l'ho già detto)!

la crema si accompagna anche a cucchiaiate, ma nel caso voleste farcirli, ecco due modi molto graziosi per farlo:

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SODALIZI finché non c’è troppo caldo abbinate i dorayaki a un buon maccha, se li mangiate senza crema anche un macchaccino! ma se state già sudando, andate di tè al gelsomino infuso a freddo. può sembrare curioso, ma il gelsomino fa un effetto completamente diverso a seconda di dove si trova e quindi non risulterà eccessivo: nella crema vi riempirà la bocca, nello sciroppo ve la pungerà e nel tè ve la pulirà. :)

 

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  • Martina

    Mattino presto e sono alzata da qualche ora; mi sento una bomba ad orologeria … il che accade appena metto i piedi fuori dal letto; già portato fuori la mia cagnolina per il giretto alle prime luci dell’alba, per fortuna in estate fa luce presto (oggi poi è meraviglioso, tutto in una tinta di rosso delicato … una meraviglia!) … Ti lascio immaginare a che gruppo antropologico appartengo!!!!!!
    Questa tua colazione di inizio settimana mi piace tantissimo, e sinceramente sono parecchio invidiosa dei tuoi fiori di gelsomino! Ho perseverato in una caccia sfrenata per settimana, ma niente … Rincospermo ingannevole ad ogni angolo, ma del Gelsomino nemmeno l’ombra … e pensare che volevo farci un fresco sorbetto!!!
    Continuo ad ammirare questi tuoi dolcetti ( dal nome favoloso), ti auguro buona settimana e a presto!

    • ah, cara Martina! prima che Claudia portasse la prova contraria mi stavo chiedendo se questa combinazione fosse inevitabile, matematica. perché anche io sono quella ordinata (volevo dire maniacale), col cagnone, mattiniera e fissata con la colazione. avevo letto da qualche parte che questa categoria di persone in realtà è un elfo Tolkieniano e in quanto tale insopportabilissima agli altri comuni mortali (io comunque compenso per inefficienza e lacune su tutti gli altri fronti). ok, quindi anche tu sei un elfo eh? XD per quanto riguarda i dorayaki (hai letto la storia del gong eh? :D) ebbene si, è proprio così: le città pullulano di rincospermi mentre i gelsomini ci si chiede se effettivamente esistano o se siano un’invenzione letteraria fatta per mandarci giù di testa (a prescindere dal fatto che sono introvabili, a me danno comunque questa sensazione). puoi però approfittarne per comprarti una piccola piantina! è sempre l’occasione giusta per farsi un amico verde. :D però tieni presente che c’è un motivo per cui tutti hanno i rincospermi e non i gelsomini: sono tipi più difficili. io comunque ho usato i fiori di gelsomino essiccati. li acquisto direttamente dalla Cina. … momento di panico generale. XD fa strano eh? ma so orientarmi abbastanza bene tra porcate ed eccellenze dei cinesoni. :) in realtà, dato che il gelsomino ha proprietà interessanti, dovrebbe essere reperibile in qualche erboristeria molto fornita, ma se hai bisogno fammi un fischio e cercherò di aiutarti in modo più consistente.

      ti auguro una settimana fantastica (e scusa del vergognoso ritardo con cui ti ho risposto)!

  • Claudia_GranoSalis

    Bentornata Haru!!!
    Sai che non riesco a mettermi in una tipologia particolare io? Insomma, sono disordinatissima ma amo svegliarmi presto, allo stesso tempo sono puntigliosa da far spavento su mille cose, la grammatica ad esempio. Della colazione mi importa, ma è disordinata pure quella, arriva quando capita, ma non mi togliete le mie due tazzine di caffè appena sveglia, quella pre-lavaggio faccia e quella post. Sono pigra, ma poi mi incastro in lavori di pazienza devastanti, tipo la pulitura delle bacche di rosa canina o la raccolta uno ad uno dei fiori di iperico, che sto per andare a fare tra tipo un’ora, dopo aver fatto sgambettare Urano. Per dirti che capisco il tuo complicarti la vita con i fiori di gelsomino, mi sa che ce l’abbiamo nel dna, non ci si può fare molto :) Che stamattina, complici i maledetti vicini, mi sono svegliata storta, ma se mi fisso che devo fare una raccolta la devo fare!
    Spero che queste dolcezze meravigliose abbiano in qualche modo alleviato il tuo stress e abbiamo messo un po’ di ordine nella confusione. A me, che non ho ancora fatto colazione, m’hanno fatto venire una fame!!
    Baci!!
    P.S: Mica l’avevo mai notato che hai un tag anche in giapponese! Perchè è giapponese quello vero? :) Ma se ti chiedo che vuol dire me lo dici?

    • ahahah, in realtà io avevo solo sentenziato che gli opposti si attraggono, è stata Martina a insinuare ben di peggio! XD ma fortunatamente c’è sempre qualche prova contraria: perché le teorie sono divertenti finché non diventano, come meglio esprime l’inglese, creepy. io sono per criticare, dissacrare, confutare o precisare. la prima solo nei salotti però, non di mestiere. :P questa cosa dei fiori Claudia è un’ossessione! diventerò pazza a forza di cercare di infilarli dappertutto. ahimè. e i tag! X’D certo che te lo dico: vuol dire semplicemente “Giappone” e si legge “nihon”. tutte le nazioni le scrivo nella relativa lingua: è una perversione! non vedo l’ora di aggiungere la Cina.

      intanto ti mando un bacio, un abbraccio e le scuse per il mio ennesimo ritardo. sigh.