sciroppo di gelsomino
(150 g)
105 g di zucchero
150 g d’acqua
5 cucchiai di fiori di gelsomino essiccati
1 fettina di limone non trattato
- in un pentolino col fondo abbastanza spesso versare l’acqua e lo zucchero, aggiungere i fiori e cuocere a fuoco medio mescolando continuamente finché lo zucchero non si sarà sciolto completamente
- abbassare il fuoco al minimo e portare a bollore
- aggiungere la fettina di limone
- dopo 10′ togliere la fettina di limone e continuare cuocere per altri 5′
- togliere dal fuoco, filtrare con un colino avendo cura di strizzare bene i fiori e lasciare raffreddare completamente
- una volta freddo, riporre in frigorifero chiuso in un contenitore di vetro e consumare entro 7 – 10 giorni
- consumare entro 1 – 2 giorni
DULCIS IN FUNDO
perfetto su dorayaki, pancake o frittelle al posto di miele o sciroppo d’acero, sul gelato o come base per bevande rinfrescanti
crema di mascarpone al gelsomino
(450 g)
250 g di mascarpone
1 cucchiaino di maccha
80 g di sciroppo al gelsomino
100 g di panna fresca
CON CURA il maccha adatto è quello da cucina (non usate maccha cerimoniale per cucinare!)
ARBITRARIAMENTE la crema risulta deliziosa anche senza il maccha, il sapore sarà però molto inebriante e meno fresco: in caso lo si voglia stemperare un pochino si può aggiungere la scorza di 1/4 di limone al mascarpone
SENZA FRETTA almeno 1h prima di iniziare versare la panna in una ciotola (possibilmente metallica) e riporla in frigorifero assieme alle fruste
- mescolare il mascarpone in modo da ottenere una crema liscia e omogenea
- setacciare 3 volte il maccha (o frullarlo con il chasen) fino a ottenere una polvere finissima
- unire il maccha al mascarpone setacciandolo ancora una volta e mescolare bene fino a ottenere un colore omogeneo (sarà una leggera sfumatura di verde)
- unire lo sciroppo di gelsomino in due riprese e mescolare energicamente per ottenere una consistenza uniforme
- montare la panna completamente (se la temperatura dell’ambiente è alta tenere la ciotola immersa in un recipiente contenente ghiaccio)
- unire la panna delicatamente incorporandola con una spatola dal basso verso l’alto
- coprire con la pellicola trasparente e riporre in frigorifero per 1 – 2 h
DULCIS IN FUNDO
oltre che per accompagnare e farcire dolci, questa crema è buonissima anche da sola
dorayaki con sciroppo di gelsomino
(24 dorayaki singoli, 12 dorayaki accoppiati)
180 g di farina debole di tipo 00
1 cucchiaino e 1/2 di bicarbonato di sodio
3 uova
120 g di zucchero
30 g di miele
150 g d’acqua + 1 cucchiaino
per guarnire
450 g di crema di mascarpone al gelsomino
70 g di sciroppo di gelsomino
170 g di fragole
CON CURA il miele d’acacia o di fiori d’arancio sono l’ideale per questa ricetta, ma anche un millefiori andrà benissimo, purché fluido
SENZA FRETTA prima di iniziare portare le uova a temperatura ambiente
- setacciare la farina 3 volte e mettere da parte
- in un bicchiere sciogliere il bicarbonato e il cucchiaino d’acqua
- in una ciotola capiente sbattere le uova fino a che il composto non inizia a schiarire
- aggiungere zucchero e miele e continuare a sbattere fino ache il composto non inizia a schiarire
- aggiungere il bicarbonato sciolto nell’acqua, la restante acqua e mescolare bene con una spatola
- aggiungere la farina, setacciandola ancora una volta e mescolando contemporaneamente per evitare la formazione di grumi fino a ottenere una pastella omogenea
- coprire con un canovaccio e lasciare riposare a temperatura ambiente per 30′
- scaldare a fuoco medio una padella antiaderente e, usando un pezzo di carta da cucina, ungerla con uno strato sottilissimo d’olio (basta eccedere di pochissimo perché la superficie dei dorayaki risulti irregolare)
- prendere un mestolino di impasto e versarlo a filo formando un disco di d 8 – 9 cm circa
- lasciare cuocere senza fare niente
- quando la superficie inizierà a riempirsi di bollicine e piccoli fori staccare delicatamente il dorayaki con una spatola di legno e capovolgerlo
- cuocere l’altro lato per circa la metà del tempo, finché non avrà assunto una consistenza soffice e leggera, controllando che non si inscurisca troppo (è normale che la parte sottostante abbia un aspetto meno uniforme e il bordo esterno giallo)
- togliere dalla padella e riporre in un piatto
- procedere nello stesso modo fino a ottenere 24 frittelle, avendo cura di regolare il fuoco se necessario (più probabile che lo dobbiate abbassare) e di ungere nuovamente la padella di tanto in tanto (ma ricordate che minore la quantità d’olio, migliore il risultato!)
- lasciarle intiepidire ma mangiare il prima possibile: in caso si debba aspettare un po’ tenerli al coperto per evitare che si asciughino e si secchino
TÉCHNE se il primo dorayaki risulta una suola da scarpe, troppo largo e con la superficie deturpata non è il caso di preoccuparsi, in ordine: la padella non è ancora abbastanza calda, dovete versarne meno e cuocere con meno olio sul fondo. dopo un paio di tentativi i dorayaki usciranno perfetti e gloriosi!
DULCIS IN FUNDO
potete accompagnarli solo con lo sciroppo, solo con la crema o con entrambi
la crema si accompagna anche a cucchiaiate, ma nel caso voleste farcirli, ecco due modi molto graziosi per farlo:
SODALIZI finché non c’è troppo caldo abbinate i dorayaki a un buon maccha, se li mangiate senza crema anche un macchaccino! ma se state già sudando, andate di tè al gelsomino infuso a freddo. può sembrare curioso, ma il gelsomino fa un effetto completamente diverso a seconda di dove si trova e quindi non risulterà eccessivo: nella crema vi riempirà la bocca, nello sciroppo ve la pungerà e nel tè ve la pulirà. :)