dolcetti per deliziare l'anima

e dolcezze per scaldare il cuore

digestives

colleziono manciate ad autunno. manciate di foglie, manciate di brividi, manciate di pensieri, manciate di umido. me le ritrovo dappertutto: in bocca, nelle orecchie, tra i capelli. e se questa sulle mie spalle fosse una manciata tremula? come le foglie appese per un incerto attimo e poi, pluf. giù a mucchio. un tappeto gigante. te le ritrovi lì, per terra sdraiate, soddisfatte. quando è successo? accidenti. me lo son perso. un montarotto dorato, ti han fatto uno scherzo e ci sei cascato. poi ci sono gli uccelli che si affannano, un via vai continuo, agitato, una pispilloria lieve e rapsodica: si stanno preparando per l’inverno. eccoli che si organizzano, bazzicano qua e là a piluccare le ultime scorte. agitano le loro piumette umide, frullano un po’ a caso, per i preparativi si sa, si diventa tutti frenetici. oh novembre novembre, che sollievo per gli alberi. a un certo punto mi sembra di sentirli rilassarsi, liberati finalmente dal peso di un anno di affaccendamenti. è ora del riposo. novembre, malinconico novembre, pioggie di fumo, nebbie di acqua, luce poca, ma la tua grazia, il tuo grigio pieno di gocce, la tua aggressività spazzina. ti piace mettere fretta novembre eh? eppure la tua calma ha l’eleganza dei lacci di fumo che iniziano a stagliarsi nel cielo, la sobrietà dell’esaltare i colori dell’ultima fatica degli alberi coprendo i colori del cielo. sei un galantuomo novembre. novembre burbero, novembre incompreso. nelle mie colazioni pigre tolgo anche io il colore per rispetto, tolgo il superfluo, faccio spazio. torniamo ai biscotti novembre, io e te (e le briciole agli uccellini, non si sa mai quella gazza grassa che si fa strada sul corrimano del balcone non lo sia abbastanza, grassa). non trattarmeli male gli uccellini, novembre. lo so che sono un po’ rumorosi lo so, porta pazienza, che a bagnargli troppo le piume poi prendono il raffreddore. prometto che farò silenzio io al posto loro. buon passaggio novembre.

 

digestives

 (30 biscottoni circa)

 

100 g di farina di tipo 0

70 g di farina integrale

100 g di farina d’avena

70 g di fiocchi d’avena

100 g di olio extra vergine di oliva

50 g di zucchero di canna bruno

15 g di malto d’orzo

½ cucchiaino di bicarbonato

½ cucchiaino di sale

50 g di latte d’avena

 

ARBITRARIAMENTE per ottenere una texture più fine sostituire ai fiocchi d’avena pari quantità di farina d’avena

 

SENZA FRETTA prima di iniziare riporre in frigorifero la quantità indicata di olio per 6 – 8h

 

  1. tritare finemente lo zucchero di canna bruno
  2. tritare finemente i fiocchi d’avena con 3 cucchiai di una delle tre farine
  3. in una ciotola capiente mescolare bene le tre farine, i fiocchi d’avena tritati, lo zucchero tritato, il bicarbonato e il sale
  4. formare una fontana, aggiungere l’olio e impastare con la punta delle dita fino a ottenere un composto sbricioloso e umido
  5. aggiungere il malto, quindi il latte d’avena in 3 riprese e impastare fino a ottenere una consistenza compatta e omogenea (non deve appiccicarsi alle dita!)
  6. formare una palla, appiattirla in un disco (potranno formarsi delle crepe laterali: ricompattarle), avvolgerla nella pellicola trasparente e riporla in frigorifero 40′
  7. infarinare abbondantemente il piano di lavoro e il mattarello, stendere la pasta (con molta pazienza e delicatezza perché tende a frantumarsi molto) ricompattandola alle estremità di tanto in tanto, fino a ottenere uno spessore di circa 3 mm
  8. con un tagliapasta tondo di d 7 cm ritagliare i biscotti e disporli sulla teglia foderata di carta da forno
  9. con i rebbi di una forchetta disegnare tre file di buchetti su ogni biscotto
  10. infornare a 170° per 16’ – 18′ (non estrarli prima che si siano ben dorati)
  11. lasciare raffreddare su una gratella
  12. riporre subito in una scatola di latta

 

DULCIS IN FUNDO

 

i digestives acquistano fascino col passare dei giorni

a patto che li teniate sigillati in una scatola di latta, perché temono l'umidità!

 

SODALIZI i digestives sono talmente sobri da stare bene praticamente con qualsiasi cosa, ma i miei abbinamenti preferiti rimangono il tè verde long jing, il caffelatte e il latte

 

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