dolcetti per deliziare l'anima

e dolcezze per scaldare il cuore

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cheesecake di yogurt e salsa di fragole in bicchiere

ho aspettato giugno trepidante, con il cuore e gli occhi di una bambina, per due motivi anzi tre: giugno è il mese più bello dell’anno, a giugno c’è il solstizio, a giugno compio gli anni (il solstizio). quando ti si spalanca sopra un cielo a specchio e sotto tutto è giallo, arancione e rosso, come fai a resistere? giugno per me è sempre stato il mese della meraviglia, giugno è energia visibile, a giugno mi ricordo tutto. a giungo mi sembra di inglobare la me di ogni giorno passato, a giugno mi riesco a perdonare, a giugno mi vedo proprio bella (anche se l’estate non è la stagione che mi dona di più, ma giugno poi per due terzi non lo è del tutto). ma insomma, questo giugno è già passato (un brividino mi arriccia la pelle). avevo una lista, di cose da fare, tipo… lasciamo perdere, devo averle rimosse. però, mi sono goduta la frutta. aprivo il frigo e vedevo: albicocche! pesche! ciliegie! fragole! la frutta di giugno è bellissima e quest’anno le albicocche spaccano (ne approfitterò). poi sono anche arrivati dei nuovi inquilini verdi e altri sono stati traslocati al fresco, e ho scoperto che la menta ha bisogno di compagnia o diventa triste. ora che ci penso, ho anche avuto la mia settimana meravigliosa in montagna, che mi ha regalato tutto il tempo che la città mi ha tolto. ma ora mi sfido. voglio dare un perché anche alla mia parte di estate urbana, dato che ci sarò costretta. voglio iniziare a sentire la realtà ovattata: voglio rintronarmi del “cicici” delle cicale, fare la strana andando in piscina coperta deserta e guardare il cielo attraverso il vetro mentre le orecchie si tappano d’acqua, trovarmi da sola con un albero alla fermata dell’autobus nell’ora più calda ad ascoltare il suono dell’immobilità. la mia estate inizia. con queste mini cheesecake in bicchiere (come tutto dovrebbe essere a giungo: zuppe in bicchiere, frutta a bagno in bicchiere, salse in bicchiere…), che vi volevo far assaggiare prima (ehm): per fortuna che le fragole fanno compagnia per un sacco di tempo (e adesso è facile trovarle piccole e succose). in giungo comunque, il tempo non esiste: si misura in merende, nuvole e tè freddo. quindi, questa delicatezza ve la lascio lo stesso: festeggiate con me il compleanno in ritardo?

 

P.S. l’altro giorno mi hanno dato 17 anni. che roba pazzescamente bella.

 

cheesecake di yogurt e salsa di fragole in bicchiere

(6 bicchieri)

 

per la base:

55 g di burro

125 g di biscotti tipo digestive

­6 g di cacao amaro

 

per la crema:

­150 g di ricotta

­135 g di yogurt naturale intero

­240 g di panna fresca

­10 g di zucchero a velo

­2 g di gelatina

 

per la salsa:

­250 g di fragole

­8 g di succo di limone

­25 g di zucchero a velo

­50 g di yogurt naturale intero

 

per guarnire:

6 fragole

 

ARBITRARIAMENTE la dose della ricetta è per 6 bicchieri di d 7,5 cm ma può essere adattata a 1 unico stampo grande di d 20 cm

 

CON CURA per ottenere un sapore delicato e una consistenza vellutata scegliere una ricotta dolce e poco granulosa

 

SENZA FRETTA versare 200 g di panna in una ciotola (meglio se di acciaio) e riporla in frigorifero con le fruste fino al momento dell’utilizzo

 

  1. sciogliere il burro a bagnomaria e lasciarlo intiepidire
  2. tritare i biscotti secchi in una farina omogenea, aggiungere il cacao amaro in polvere e mescolare con cura
  3. versare il burro sulla farina di biscotti e cacao e amalgamare fino a ottenere un composto umido e compatto
  4. versare in ogni bicchiere 30 g del composto di biscotti e pressare energicamente con il fondo di un bicchiere di d inferiore (pulirlo ogni volta per evitare che sporchi le pareti)
  5. riporre in frigorifero per 30′

 

  1. con una spatola mescolare energicamente la ricotta e lo zucchero setacciato fino ad ottenere un composto il più possibile omogeneo
  2. aggiungere lo yogurt in 3 riprese mescolando bene ogni volta
  3. ammollare la gelatina in acqua fredda per 5′
  4. in un pentolino riscaldare i 40 g di panna liquida tenuti da parte, spegnere appena prima del bollore, aggiungere i fogli di gelatina strizzati e sbattere velocemente con una frusta fino a scioglierli completamente
  5. lasciare intiepidire 5′ sbattendo ogni tanto per evitare la formazione della pellicola in superficie
  6. versare nel composto di yogurt e ricotta e mescolare velocemente dall’alto verso il basso
  7. montare i restati 200 g di panna liquida fredda fino a ottenere una consistenza quasi ferma
  8. aggiungerla al resto del composto in 3 riprese, incorporandola con una spatola dall’alto verso il basso
  9. estrarre i bicchieri dal frigorifero, versarvi 80 g di crema, livellarla scotendoli con delicatezza (senza sollevarli) e riporre per 5 h in frigorifero

 

  1. lavare le fragole e privarle del picciolo poi lasciarle asciugare sulla carta assorbente
  2. tagliarle a piccoli pezzettini e porle nel bicchiere del frullatore con lo zucchero a velo e il succo di limone, mescolare e lasciare macerare per 30′
  3. frullare con il tappo del bicchiere chiuso in una purea omogenea
  4. versare in una ciotola e incorporare lo yogurt
  5. coprire con la pellicola trasparente e lasciare riposare in frigorifero 2 h
  6. versare 45 g di composto in ogni bicchierino
  7. riporre di nuovo in frigorifero e lasciare riposare altre 2 h
  8. guarnire ciascun bicchierino con una fragola

 

DULCIS IN FUNDO

 

appoggiare ciascuna fragola col picciolo rivolto verso il basso e praticare tanti taglietti verticali ravvicinati, facendo attenzione a non arrivare in fondo:

le fragole si apriranno a ventaglio!

 

SODALIZI questo dolce delicatissimo e fresco si accompagna deliziosamente a un mo li long zhu (tè verde al gelsomino) infuso a freddo ma se volete esagerare, esaltate il sapore delle fragole con un gyokuro (sempre infuso a freddo!) per un tripudio di prima estate nel palato

 

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  • Marta e Mimma

    Anche io ho aspettato a lungo giugno per la frutta meravigliosa, quella che trova spazio nel mio stomaco senza ritegno, poter mangiare un kg di ciliegie, albicocche e pesche in un’unica volta e non esserne mai sazia :-) ho aspettato giugno anche per riposarmi, sfoggiare il colorito bianco pallido di fronte a tutta la gente abbronzata ed iniziare a programmare quella piccola settimana fuori città, fuori dall’Italia che risulta alla fine essere la parte più esaltante della mia estate. Per me le monoporzioni e i dolci in bicchiere sono sempre la scelta vincente e i cheesecake sono uno dei miei dolci preferiti. Mi piace questa versione estiva, colorata, alleggerita dalla presenza dello yogurt e della ricotta :-)
    ps: a te danno 17 anni, io che ne ho tanti ne dimostro almeno tre in meno, magari camminiamo a braccetto e diventiamo ancora più piccole, che mai male non fa :-)

    • è da quando ho visto le vostre tartelettes meringate al limone (cioè pochi giorni fa in realtà, perché sono stata lontana dal computer per quasi un mese!) che desidero dirvi quanto mi abbiano sedotta, ma mi avete preceduta (ci vuole poco, sono lenta come un bradipo). io Mimma (ci ho preso vero?) sono famelica di frutta come te, e di frutta di giugno specialmente, che mi riempie di gioia solo a guardarla. penso di essere anche bianca come te, e infatti è uno dei motivi per cui dico che l’estate non è la stagione che mi dona di più, ma la giovinezza di giugno, quella si! non vedo l’ora di camminare a braccetto noi tre, io te e giugno: su una spiaggia con le nostre pelli opalescenti ma l’aria luminosa di chi non invecchia mai, se non per diventare più saggio. <3

      P.S. questa cheesecake è veramente estiva! le consistenze delle tre parti sono completamente diverse e fanno un contrasto estremamente piacevole, poi la quantità di zucchero è ridicola quindi il sapore rimane incredibilmente pulito, fresco. fammi sapere se riescono a conquistare un'amante delle cheesecake, ne sarei davvero felice.

      • Marta e Mimma

        Piccolo errore: sono Marta :-) intendevo dire che nonostante i miei 17 anni tendo a dimostrarne ancora meno..si vede che la mia anima è più antica, cosa che d’altronde non mi dispiace affatto!
        com’è bello condividere dessert monoporzione e a tre consistenze, basi burrose e croccanti e creme delicate e morbide :-)

        • accidenti piccola Marta, mi hai fregato! a me sembrava il tuo tono fanciullesco, ma quando ho letto “io che ne ho tanti” mi si è creata un bel po’ di confusione in testa, lo ammetto! mi sono chiesta se tu fossi già grande grande, però quella è stata un’opzione subito esclusa. allora ho pensato: che mamma e figlia siano così affiatate da condividere anche il carattere? non avevo proprio capito che ti riferissi ai 17 anni. dicevo già altrove che il caldo mi rimbambisce, ebbene ne hai la prova! beh, almeno hai anche la prova del mio dubbio amletico nel fatto che abbia dovuto chiedere conferma (sto cercando di sentirmi meno imbecille, ehm). comunque si, la tua anima è antica e preziosa, si sente dall’intensità con cui scrivi le cose. com’è bello condividere pelle chiara, fanciullezza, e si, dolci simili. perché penso che dimostrino quanto siamo vicine sotto sotto, dentro dentro. un abbraccio fresco come le nostre creme di fragola e limone, scioglievole come la tua meringa e la mia crema bianca e confortevole come le basi sbriciolose. <3

  • Scopro ora il tuo blog, dopo aver letto un tuo commento su quello di Marta e Mimma. Mi piace la freschezza che emana e che sia comunque delicato! Ti ho letto con molto interesse e se posso, mi fermo anche un po’ rubando un cucchiaio di questa morbida cheescake (che detto tra noi, nel bicchiere ci sta d’incanto! :D)!

    • ma grazie! fresco e delicato, due aggettivi che adoro! e poi il molto interesse, lusinghiero. mi fa arrossire le punte degli zigomi… fermati pure, ruba e assaggia, sprofonda nella morbidezza e sentiti libera di mettertici comoda.

      (in realtà il merito è tutto di quei bicchieri, che rendono incantevole qualunque cosa io ci butti dentro, uhm uhm. :D)

  • La gatta col piatto che scotta

    Non vedo distanza tra le mie bavaresi e le tue coppette, anzi, c’è un proprio un punto in cui si toccano ed è dove il colore nei suoi giri cromatici vira dal rosa chiaro al rosa scuro… come quando un mese o una stagione fa uno scatto di intensità e cambia pelle… giugno è sul filo, è come se fosse su un trampolino, pronto al tuffo prima che un’ondata di estate piena arrivi tutta insieme… è come un piede nudo che cammina piano per non fare rumore… è come una tenda che lascia filtrare la luce, con dolcezza… è come uno sguardo timido che aspetta di diventare più sicuro…

    • hai ragione. sono più simili di quanto sembri. il rosa è un colore protettivo, confortevole, eppure il mio vira al rosso e il tuo al viola. e anche la consistenza è simile: io l’ho sezionata in tre livelli, tu invece l’hai sintetizzata in un’unica massa compatta. io ho raccolto energia, tu hai raccolto intuizioni. ora, se quest’estate ti va di passare a prendere una cucchiaiata della mia energia, io mi lascerei sciogliere sul palato qualche tua intuizione. perché non ho mai letto una descrizione di giugno così precisa, così lucida. e la cosa bizzarra è che io, tu e Claudia ne abbiamo dato tre versioni, tutte diverse! oh giugno, mese vulnerabile e mese immortale, mese inafferrabile e mese immanente, mese volubile e mese immobile, nel tuo sancire il movimento eterno del ciclo!

      P.S. anch’io tentenno un po’ a risponderti, vedi? :) e ora tuffiamoci, e andiamo sempre più in profondità, che se ci teniamo per mano, arriviamo a toccare l’immensità dell’infinitesimamente piccolo centro delle cose. lo so che ce la facciamo, io e te.